La Corsa, una scoperta continua che estende gli spazi, allunga le distanze, dilata i tempi, in una parola, aumenta e approfondisce il mondo intorno a te.
Prossimo Obiettivo
lunedì 28 dicembre 2009
Post Panettone: Cardolo - Accaria Rosaria
mercoledì 23 dicembre 2009
domenica 13 dicembre 2009
Pioggia per un battesimo a Fiumicino
Dopo diversi dubbi, alla fine sono riuscito a sistemarmi alla partenza della Best Woman.
Titubante per via di qualche acciacco al ginocchio sinistro, che si è fatto ripetutamente presente durante la gara, e che mi costringerà ad una nuova pausa di qualche settimana ( un paio per iniziare, e poi vederemo).
Parcheggio l'auto vicino alla partenza e quindi lontano dall'arrivo fissato nello stadio. Questo sarà foriero di qualche criticità per via della pioggia e per il fatto che per raggiungere gli indumenti di ricambio mi toccherà correre per un altro km dopo l'arrivo ancora zuppo d'acqua.
Dall'auto raggiungo lo stadio dove prendo il pettorale ed incontro in rapida sequenza Uscuru e Giampiero che mi ragguagliano sul mancato blogpoint.
Da li ancora verso l'auto per cambiarmi e quini eccomi sotto lo striscione della partenza.
Qui incontro mia cugina che mi abbraccia calorosamente. Le dico che correro insieme a lei.
Oggi battesimo, con tanto di acqua, di Francescarun. Tempo da lupi di mare e non solo.
Arriviamo al traguardo dopo tante pozzanghere e tanta pioggia oltre l'ora, (1h13 per la precisione). Bello tenere a battesimo l'inizio agonistico di mia cugina.( Quindi anche padrino sono ora ahh, detto con dizione sicula).
Brava a non mollare e non lasciarsi andare (anche perché sennò si sarebbe presa una sana pedata, naturalmente per applicare una forza impulsiva per farla muovere in avanti :-)).
E' stato interessante vivere la gara nelle retrovie, vedere l'abnegazione dei volontari, combattere con l'onda impetuosa delle automobili e qualche volta della maleducazione. Certo è un altro tipo di corsa, ma le persone che la corrono sono veramente appassionati e coraggiosi. Correre senza la spinta del tempo, sapendo di arrivare nelle retrovie e correre e soffrire lo stesso con passione per arrivare, anche quando stanno quasi sbaraccando il traguardo e trovi soli i tuoi parenti che ti stanno aspettando con qualche preoccupazione e magari anche qualche contrarietà dà la misura della bellezza di questo sport e soprattutto della loro passione.
Lo sport naturale dell'uomo, iniziato per sfuggire alle belve primitive e oggi ancor più necessario per ridare il senso delle dimensioni dell'uomo a contatto con i suoi limiti senza il supporto della tecnologia.
Un grazie agli organizzatori che sebbene non siano riusciti a fermare le auto lungo il percorso, ci hanno fatto trovare, all'arrivo ancora le bruschette le torte e soprattutto il the caldo.
Brevi saluti e corsa verso l'auto, dove improvviso un cambio abiti e provo ad asciugarmi alla bella e meglio. A questo punto mi accorgo di aver dimenticato le scarpe di ricambio. Per arrivare a casa guiderò a piedi scalzi, comune destino di diversi podisti oggi ( a leggere i resoconti di diversi blogger).
lunedì 30 novembre 2009
Gambe a Roma, cuore a Firenze
Ieri mattina, mi sono sintonizzato su Rai 3 per seguire la maratona di Firenze, per intravedere con la vista dell'anima gli amici che correvano per le strade di una delle più belle città del mondo.
Era bello immaginare qualcuno di voi scrivere la traccia, via via più faticosamente del proprio sentiero di Maratona.
Peccato non esservi riusciti a seguire tramite TDS che mi dava strani valori, qualunque pettorale mettessi mi dava un tempo corrente di 14 ore ed un tempo stimato d'arrivo di 2h:07'. Certo magari qualcuno di voi avrebbe pure potuto farlo :-).
Quindi qui faccio un "bravissimi" collettivo a tutti voi che siete giunti al traguardo di questa tappa del vostro e nostro giro del mondo. Sui propri piedi e sulle ali dell'entusiasmo e della continua scoperta e superamento dei propri limiti.
Carico di queste emozioni sono partito per il mio allenamento. Dopo più di una settimana di finti malesseri e scarsa voglia (niente corsa e niente piscina) questo finesettimana mi sono dato una scossa.
Sabato un piccolo assaggio, chiamiamolo un corto veloce, domenica sono partito con l'idea di mettere giù un pò di chilometri.
Sono partito e mi sono posto come obiettivo quello di raggiungere le rive del Tevere.
Percorso tutto nuovo, non mi andava di girare su sentieri noti.
Primi chilometri tra le strade quotidiane di Acilia, quindi scavallamento della via del mare all'altezza del viadotto Nuttal, ed eccomi per le strade di Dragona (sempre Acilia, sempre Roma). Correre tra le vecchie costruzioni abusive degli anni 70-80 ed i nuovi villini delle ultime costruzioni in serie. Ed eccomi arrivare dove le case lasciano il posto a grandi appezzamenti di terreno coltivati. Bello vedere il rosso della terra appena seminata , il volteggiare degli uccelli che sono alla ricerca dei semi appena buttati su quel tappeto marrone.
Ecco un campo di volo per aereomodelli. Ma visto il vento abbastanza impetueoso, non c'era nessuno aereo che faccesse concorrenza agli ucceli di cui sopra.
Intanto il mio passo si fà un pò più faticoso. Intravedo adesso l'argine del biondo fiume. Lo raggiungo ci salgo sopra e difronte mi si dipana il fluire placido del Tiber. Oltre il fiume la città nuova, il quartiere Caltagirone, comune di Fiumicino.
Rallento, e cammino per circa 300mt lungo l'argine, prendo fiato e riparto. Di nuovo attraverso i campi coltivati, le costruzioni vecchie e nuove, oltre il viadotto mentre sotto passa il trenino della Roma Ostia.
Il tratto di ritorno è per me più faticoso, qualche volta devo rallentare fino quasi a camminare. Alla fine sommo quasi 15 chilometri, che mi fanno contento e sono una promessa di ritornare a macinare chilometri;
perchè ancora nel cuore e nella mente riecheggano le immaggini della Maratona di Firenze appena vista e le pulsazioni più o meno ritmiche degli amici che la stanno correndo (qualcuno già al traguardo, qualcuno ancora per le strade fiorentine) che si fondono con i ricordo della mia, per ora unica maratona (rimembri Roma).
Ed ecco infine il tracciato del mio lunghettino domenicale.
martedì 24 novembre 2009
Allenamento a Bologna
sabato 14 novembre 2009
So' Ragazzi
lunedì 2 novembre 2009
Ottobre e Alex Zanardi
Ho provato a cercarla sulla rete, senza riuscirvi. Peccato perchè sarebbe valsa la pena di ascoltarla.
Mi ha colpito la voglia di andare avanti, accettando la disabilità sopravvenuta con il noto incidente, andando persino oltre e mostrando una fiducia davvero profonda nel futuro e soprattutto nelle persone. Per la cronaca ha vinto la gara in sella alla sua "carrozza".
Tanta la voglia, intatta la sua carica agonistica, tanto da mandarlo lungo su una curva impostata a tutta, per non farsi superare.
Vedere scendere il "triciclo"traballando, dai tredici ponti finali, è stato emozionante. Un rivivere le motivazioni e la solidarietà che spesso scatta quando l'uomo fatica e suda sulla strada della maratona.
Se riuscirò a trovare questo video, sarò lieto di condividerlo con voi.
Infine il mio allenamento ottobrino.
lunedì 5 ottobre 2009
Monte Nuria
Obiettivo scalare il Monte Nuria, bella montanga del reatino in prossimità di Antrodoco.
Campo base posto a Borgo di Fondi.
Un'allegra e variopinta brigata di almeno 30 persone si avvia, poi si ferma per attendere i ritardatari partiti da piazza Bologna e persisi dapprima in un bar di Antrodoco e poi nei viottoli per giungere al punto designato come campobase.
Il gruppo riparte e subito il sentiero si fa irto, tra le pietre bianche affioranti dal terreno, giusto per mettere la cose in chiaro. Raggiungo il compagno che ha completato la carica del mio Forerunner 305 e subito avvio il timer in modo che poi possa esserci traccia del percorso che andremo man mano a fare.
Poi un bel gradino, piatto piatto da cui lo sguardo atterra sul Terminillo.
Quando ancora la fatica è poca ci si conosce con i compagni di giornata, scoprendo comune passioni. Ecco allora l'elenco delle cime conquistate, di ricordi di epiche "ferrate" sulle Dolomiti.
Appunto le Dolomiti, sfondo di tanti racconti e di tante avventure. In qualche discorso faceva capolino la Cina, favoriti dalla presenza di una compagna di viaggio che li ha avuto i natali.
Avanti cosi attraversando qualche rovo di rosa canina (oggi ho scoperto, che al giusto grado di maturazione, quando da rosse diventano quasi marroni, si possono mangiare oltre ad essere utilizzate per gustose marmellate ed alcolici intrugli). Qualcuno soffriva qualche pena in più, stante la scelta di pantaloncini non lunghi abbastanza, quando il sentiero obbligava a passare accanto ispidi arbusti di abete. Eccoci così giunti a quota 1400 mt.
Adesso la salita si fa più ripida e la pendenza più forte. Procedo a strappi, fissando obbiettvi prossimi, e facendo fondo a tutta la mia tempra di runner. Mi dicevo "ecco un bel collinare" e di rimbalzo sentivo le pulsazioni farsi più forti. Ed ancora: "ecco una serie di ripetute in salita", e tiravo fuori un asciugamani dal mio zaino per spegnere le stille di sudore che scendevano dalla fronte. Ecco raggiunto l'ennesimo riferimento, scelto a caso tra le migliaia di pietre bianche più o meno grandi che tingevano il pendio. Tra queste mi ha colpito ( non in testa eh) una bella pietra che ricordava una mano tesa.
Tra i dubbi su quale strada prendere, febbrili consultazioni di mappe, alla ricerca dei riferimenti Cai, si scollinava una prima cima ( avevo sperato che fosse "la cima", ma il garmin batteva solo quota 1600 mt). Ed ecco difrontre a noi il nuovo obbiettivo, la Vetta.
Qualcuno del gruppo, dopo aver dato tutto non riusciva a proseguire, e veniva accompagnato sulla strada del ritorno.
Eccomi all'ultima rampa, le pause si fanno più frequenti, un morso alla barretta di "ciocorì", un ennesima pausa, una pacca sulla spalla da uno degli oltre 30 compagni di scalata, e su salire.
Mi fermo per ammirare una decina di cavalli che stavano poco sotto di noi in una valletta, alla destra della nostra cresta, che finiva in uno stagno di acqua. Belli vederli e intanto un altra rifiatata. Ultimo strappo, ultima ripetuta ed eccomi arrivato in cima, preceduto da una decina di trekkers del gruppo. Conquistato Monte Nuria, ufficialmente 1888 mt di altezza. Oltre 800 mt di dislivello.
Reciproche congratulazioni , qualche sguardo a 360° per vedere il panorma intorno. Il Terminillo, monte Giano con la nota parola scritta con gli alberi, Rieti ed ad immaginarlo il Lago del Salto.
Ed ora pranzo, 2 bei panini al prosciutto, segueiti dai dolcetti preparati da Francesca ( festeggiava il suo onomastico, ed a proposito ne approfitto per gli auguri a tutti i Franceschi/Francesche/Franche/Franchi).
Poi foto di gruppo. Il gruppo di "Domenica con Domenico" del 4 ottobre 2009 ha raggiunto la cima. Evviva !!!!
Per cortesia, fatemi avere la foto ufficiale. Siamo già a tre ore di cammino, pause comprese, e si riparte per tornare a quota 1000.
Ridiscendiamo per un altro sentiero, confortati e guidati da una coppia di trekker accompagnati da una splendida Cavalier King di nome Camilla.
Purtroppo sul garmin premo il tasto sbagliato e per circa 400 di discesa non segno il percorso.
Si vede dalla linea dritta dell'itinerario (in formato gpx).
Attraversiamo un fitto bosco, con un folto tappeto di foglie cadute prematuramente. Arriviamo quindi al rifugio a 15oo mt circa di quota. Qui incontriamo un'allegra combriccola nota come "Quelli del Nuria" che ci offrono vivande (resti del loro lauto pranzo, sigillo di una giornata iniziata il pomeriggio prima, insomma ci hanno pernottato!!!). Buonissimo il vino, ma ci siamo trattenuti, visto che ancora bisognava arrivare al campo base e da li, si doveva pur tornare a Roma.
Adesso il sentiero diventa una carrareccia, con una marea di ciottoli (massaggio di tipo propriocettivo ai piedi, vah mettiamola così). Al bivio a 1300 reincontriamo le nostre guide e Camilla che procedeva con più fatica dopo aver mangiato qualche salsiccetta offerta dall'allegra combriccola di cui sopra.
Ultime centinania di metri e eccoci arrivati di nuovo alla periferia di Borgo di Fondi. Saluti a chi era già arrivato, a qualcuno che non era mai partito (avendo desistito in partenza), e raggiunto da tutti i miei compagni di auto ripartivamo per la Salaria alla volta di Roma.
La coda incontrata e subita per circa 3 ora ve la racconto un'altra volta.
Adesso mi accommiato da voi e da tutta la banda di quelli di "Domenica con Domenico" (per chi volesse saperne di più: http://domenicacondomenico.blogspot.com/) con il desiderio di rifare qualche altra passeggiata in alta quota, certo di ritrovare quel bel clima di amicizia respirato ieri.
Ecco qui il link a sito di Gpsies per avere una mappa interattiva e con viste ulteriori della fatica.
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=iqdrxdhwpsfwjock
Ad Maiora ( Cima)
sabato 3 ottobre 2009
Settembre: Corsa e Nuoto
mercoledì 9 settembre 2009
Allenamenti Agosto Settembre
E quindi beccatevi il riassunto del mese di Agosto e di Settembre:
Certo si corre sempre con questo tarletto in testa e con qualche chiletto di troppo :-).
Al prossimo post sarò meno succinto.
In ogni caso buona corsa a tutti voi.
martedì 28 luglio 2009
Un breve saluto e un augurio
- Domenica 1 giro in 11'
- Lunedì 2 giri in 21', e poi tanto stretching.
- Martedì cambio di orizzonte, corsa sciolta al parco del fiume per circa 15' e poi un pò di esercizi di ginnastica e quindi il benedetto e noioso stretching.
lunedì 22 giugno 2009
Ripresa rappresa
Complice la blogcena di Venerdì scorso, e l'ascolto dei racconti delle varie gare, dei diversi allenamenti, e volendo dare ascolto ai consigli di un sobrio Yogi, sabato a mezzogiorno mi sono rimesso con una certa solennità scarpette, calzoncini e la maglietta arancio della Roma-Ostia e mi sono avventurato nel parco presso casa mia.
Appena arrivato parto subito, per evitare ripensamenti. L'idea è quella di fare un paio di giri del percorso leggermente ondulato di circa 1600 mt e capire come reagirà la mia parte sinistra ( gluteo e soprattutto ginocchio parte retro laterale).
Che bello risentire lo scalpiccio dei miei passi, il ritrovare i riferimenti dove controllare il tempo e mentalmente fare i calcoli per capire il ritmo che sto tenendo ed la previsione sul tempo finale del giro.
Non mi sono portato appreso il Garmin e tengo il mio vecchio ed affidabile Casio.
La prima parte in discesa, passando dal tratto di sterrato al solco parallelo fatto sull'erba e viceversa.
Primo riferimento in prossimità del parco dove corrono più o meno liberi i cani. Ecco adesso comincia una breve erta, e la gambe, che sembrano prese in una sorta di ragnatela mandano segnali di fatica ma confortanti. Sbuffo come un treno a vapore quando viaggia in montagna.
Eccomi arrivato al tratto alberato e l'ombra che viene gratis allevia la fatica.
Secondo riferimento, la barriera che ci inoltra nel tratto che fiancheggia il campo allenamento golf. Schivo le pozzanghere che si sono formate nella notte.
Terzo riferimento, in cima ad un breve salita e giù verso il traguardo del primo giro. 1600 metri, ma sembrano molti di più.
Qualche segnale dal tratto di corpo sotto osservazione. Non vorrei ascoltarlo. Mi fermo, faccio un po di streching. 3' minuti, 4' , 5' e poi riparto per il secondo giro.
Mi dico: "faccio questo e poi mi fermo".
La parte laterale esterna del ginocchio comincia ad emettere segnali ad impulso. Sembra il lancio del SOS · · · — — — · · · il mayday di un battello in difficoltà.
"Ma dai andiamo avanti, non mi far perdere questa splendida sensazione di fatica".
Completo il secondo giro e come da programma mi fermo per tornare a casa.
Purtroppo il morso della bestia è arrivato puntuale.
Il chiodo sul gluteo è un fastidio, ma non un dolore.
Il morso sul ginocchio invece è una brutale sentenza.
Mi toccherà fissare l'appuntamento con l'ortopedico. Il sospetto di una sciatalgia, che si manifesta sulla finestra del ginocchio è sempre più forte.
Vorrà dire che mi toccherà ancora correre stando fermo.
La bicicletta ellittica è li che mi aspetta, come la sedia elettrica il suo condannato.
Toccherà fare l'ora d'aria scivolando, pesante pesante in una vasca da 33 mt a fare stile molto libero.
Ma non voglio mollare. PPS e andare avanti, magari di corsa.
E poi a forza di andare in bici, ed in piscina , chissà che non si prospetti un futuro da triatleta!
sabato 20 giugno 2009
Chi corre e chi blogcena
Bella serata, tra lazzi e corse, tra pizze e racconti del Passatore dalla
Adesso un pensiero per i tanti che stanno correndo lungo il cammino di Abebe Bikila.
Buona corsa e vedremo chi avrà il cappellino dei blogtrotter.
lunedì 8 giugno 2009
Acqua spettacolo e risorsa. Dall'Amazonia all'isola di Sado - Takashi Amano
Ieri, visto il digiuno prolungato da qualsiasi attività fisica, ho pensato di allenare la mia mente (Corpore sane in Mens sane)
E sono andato a vedere e gustare una bellissima mostra fotografica, che aveva pure il pregio di essere gratuita, presso l’Archivio Centrale dello Stao – Zona Eur.
E’ stato bello immergersi in quell’acqua trasparente, oppure in quella nera del Rio Negro.
E’ stato come viaggiare con la mente, sperando un giorno di poterli correre ( o almeno camminare).
Lascio spazio alle immagini. Solo alcune.
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Amano rifiuta le moderne tecnologie digitali e utilizza esclusivamente apparecchiature a lastre fotografiche, soprattutto macchine e obiettivi per foto di grande formato. Per realizzare i suoi scatti, che comportano giorni di osservazione e preparazione alla ricerca della giusta luce e del particolare da immortalare, utilizza un’antica macchina fotografica Linhof e lastre di grande formato (8x20”), che la FujiFilm realizza appositamente per lui.
lunedì 1 giugno 2009
Festaccia a Testaccio
E' stata una serata veramente interessante, ludica e e con andamento alla "katzen".
Si sono toccati argomenti diversi, dal calcio (con i miei dovuti e sofferti complimenti agli interisti presenti, meritatamente campioni d'Italia per la terza volta di seguito), alla politica ( vi lascio immaginare gli orientamenti), dalla corsa alla religione.
Ma l'argomento principe era il Califfato del Brasile. Come fosse nato e come si fosse sviluppato e come utilizzando i potenti mezzi tecnologici abbia messo piede in Europa ed in Blogtrotterlandia.
Pizza e birra ( con qualche eccezione vinicola) a volontà. Ripetute ( di birra) ed allunghi (sui fritti).
Lunghissimi (sorsi di grappa), andamenti medi e variazioni.
Ci siamo lasciati ( con le lacrime, dovuti ai fumi alcoolici) con in canna già un prossimo appuntamento.
Alla prossima, dal diario, per ora sporadico ( citazione) di Francorre.
martedì 26 maggio 2009
Stasi in movimento
martedì 21 aprile 2009
Stasi
domenica 12 aprile 2009
Buona Pasqua
venerdì 10 aprile 2009
lunedì 6 aprile 2009
Oltre
lunedì 30 marzo 2009
Ripresa - Vola Ciampino
Subito dopo la maratona mi sono iscritto alla VolaCiampino, per obbligarmi a riprendere.
Fino a mercoledì, ho dato retta ai rumori provenienti dalle periferie del mio corpo. In particolare le stazioni polpacci, femorali e quadricipiti mandavano segnali di agitazioni in corso, di scioperi organizzati dai Cobas dei distretti muscolari con il risultato del blocco totale della circolazione e della corsa.
Poi il ginocchio dx ed il gomito sx, oggetto di pesanti offese patite nel corso di una importante manifestazione svoltasti la scorsa domenica, continuavano e continuano a farsi presenti. Chiedono un periodo di rigenerazione biologica. Accordato
Insomma mi son avvicinato alla gara con spirito da corsa rigenerante e di ripresa.
Sono stato accolto da un bel mucchio di persone, e da un vento che mostrava tutto il suo entusiasmo per la nostra presenza. Agitava bandiere in modo impetuoso, abbatteva segnalazioni, provava a frenare i cavalli di razza che volevano mangiarsi la strada.
Dopo il settimo km, quasi in prossimità dell'ottavo iniziava una lunga e leggera discesa che ci ha portato al traguardo.
Verso l'ottavo chilometro provavo a sgranchire un pò le gambe, legnose sin dalla parteza. Gambe senza brillantezza che ancora portavano i segni della maratona.