E' da ieri che con il cuore e con la testa ripenso a quanto accaduto a Lamezia. Un senso di sgomento e di smarrimento mi taglia l'anima. Amici di fatica, seppur sulle due ruote, che percorrevano strade conosciute e calpestate a cavallo delle mie scarpette di runner.
Mi urge volgere verso il Cielo, una preghiera per questi sportivi veri, veri amatori della fatica, portatori di amicizia solidale. Una parola, per quanto possa valere, per i familiari e gli amici, per i compagni di squadra, per chi ancora lotta, per chi è vivo per miracolo, e per tutta Lamezia ancora sgomenta.
Voglio ricordarli uno per uno, ognuno di essi era un mondo intero di abnegazione e forza, nei muscoli per macinare chilometri fatti di gioia e sofferenza, abbattimento ed esaltazione, ma forza anche interiore che aiutava e aiuta la gente di Lamezia, a trovare i valori veri.
Adesso siete in fuga, ma non solitaria.
Adesso siete in fuga, ma non solitaria.
Ciao, Fortunato , Rosario, Francesco, Vinicio, Giovanni, Pasquale, Domenico.
V Vi saluto, sulle note di una delle canzoni che vi dava l'energia per correre lungo la maledetta statale 18, che vi faceva spianare le arrampicate delle nostre parti, che vi faceva andare incontro alla brezza marina,
che vi fa andare adesso verso la Cima Paradiso.
E ora, senza più arrancare, risalite lungo i tornanti della Montagna Luminosa.
8 commenti:
senza parole.
un ricordo...e mi viene in mente questa canzone qua!http://www.youtube.com/watch?v=XkZ-ok5o4oQ
Cavolo mio padre è sempre in bici da corsa...
Bel ricordo Franco ...veramente bello!
Un abbraccio a te e a loro.
Sono senza parole.... son fatti che non si vorrebbe mai credere possano verificarsi.
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Rabbiosamente assurdo.
Una preghiera
prego per loro
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