Prossimo Obiettivo

lunedì 28 dicembre 2009

Post Panettone: Cardolo - Accaria Rosaria

Prima un passo indietro, al giorno di S. Stefano, quindi ad avanzato stato di ingozzamento, dopo circa 10 giorni di fermo, sotto la pressante pressione di Francescarun, riprendo a correre. Allenamento vicino al mare, zona Ginepri, pianura piattissima, Calabria tirrenica. Insieme al cugino forte (prossimo blogrunner) e a Francesca partiamo per un breve giro, che prevede una puntata attorno all'aeroport
o di Lamezia. Incoraggiamen
to, qualche indicazione alla nostra "innamorata matta" in e di corsa e via per il primo chilometro. Primo tentativi di applicazione del metodo Gallway, lato camminata di Francesca, ma ecco che il cugino forte, implacabile, detta i passi ed il ritmo. Francesca farà diversi minuti di seguito a correre, fino anche a 15. Adesso potrà pensare alla Corsa di Miguel. Io mestamente, mi devo fermare a camminare per il
riacutizzarsi del problema al ginocchio. Appena forzo un pò, sento del dolore insistente al lato esterno del ginocchio che poi si irradia sia verso l'alto che verso il basso. Insomma, nà fetecchia.
Ora la Roma-Ostia mi sembra lontana e più lunga di 21 chilometri.

E con questa anche la partecipazione alla "Garaccia di S. Stefano" non competitiva del giorno dopo e di cui oggi vi voglio parlare.

Nata qualche anno fa come compendio d'allenamento per smaltire gli eccessi natalizi, e per fare spazio a quelli di Capodanno, una gara/allenamento tutta interna ai runners della Libertas Lamezia, cui si aggregano di volta in volta i pazzi scatenati esterni che vogliono soffrire e patire.

Percorso tutto in salita con pendenze da skyrunning.
Partenza, in prossimità della Pineta di Nicastro, scenario d'allenamento quando ci si vuole ammazzare a botte di collinari e montanari.

Poi si procede per Feroleto Antico che si attraversa quando ancora gli abitanti indugiano sul caffè di prima colazione. Una breve discesa alla fine del paesotto, giusto per rifiatare e poi inizia un'unica grande e lunga salita, con tutto un
menù di variazioni di pendenza, attraversando dapprima splendidi uliveti, attorniati dalle reti arancioni che attendono le olive, che poi diventano castagneti e quindi boschi di aceri.
Si arriva così in prossimità di Accaria, e sono già passati 7 chilometri. Qualcuno si è fermato , qualcuno è tornato indietro piegato dalla fatica. Gli altri se le danno di santa ragione fino all'arrivo, perchè il cuore della competizione è proprio la sfida intestina tra i diversi atleti, tutti assatanati e con tempi eccellenti e score intriganti. Nessuno è disposto a ceder un secondo od un metro al suo compagno d'allenamento con i tempi più compatibili ai suoi. Questo avviene sia per i più bravi che che tra quelli che hanno tempi inferiori. Si dice da queste parti: è la "Lisinga" che è in gioco.

Insomma viene fuori una bella festa, che con gli anni ha ottenenuto anche qualche aiuto pubblico (leggasi Proloco di Accaria).

Bella sferragliata di chilometri chiusi naturalmente in un the caldo, addentando panettoni e pandori. Occasione ultima dell'anno per scambiarsi GLI AUGURI DI UN NUOVO ANNO PIENO DI CHILOMETRI ED AMICI.

Per la cronaca il primo degli assatanati scalatori ad arrivare è stato Gianluca Bonaddio.

Lancio un 'idea, per gli amici della Libertas Lamezia: Ma perchè non rifare una corsa simile anche in estate?


mercoledì 23 dicembre 2009

domenica 13 dicembre 2009

Pioggia per un battesimo a Fiumicino


Dopo diversi dubbi, alla fine sono riuscito a sistemarmi alla partenza della Best Woman.
Titubante per via di qualche acciacco al ginocchio sinistro, che si è fatto ripetutamente presente durante la gara, e che mi costringerà ad una nuova pausa di qualche settimana ( un paio per iniziare, e poi vederemo).

Parcheggio l'auto vicino alla partenza e quindi lontano dall'arrivo fissato nello stadio. Questo sarà foriero di qualche criticità per via della pioggia e per il fatto che per raggiungere gli indumenti di ricambio mi toccherà correre per un altro km dopo l'arrivo ancora zuppo d'acqua.

Dall'auto raggiungo lo stadio dove prendo il pettorale ed incontro in rapida sequenza Uscuru e Giampiero che mi ragguagliano sul mancato blogpoint.

Da li ancora verso l'auto per cambiarmi e quini eccomi sotto lo striscione della partenza.

Qui incontro mia cugina che mi abbraccia calorosamente. Le dico che correro insieme a lei.
Oggi battesimo, con tanto di acqua, di Francescarun. Tempo da lupi di mare e non solo.
Arriviamo al traguardo dopo tante pozzanghere e tanta pioggia oltre l'ora, (1h13 per la precisione). Bello tenere a battesimo l'inizio agonistico di mia cugina.( Quindi anche padrino sono ora ahh, detto con dizione sicula).
Brava a non mollare e non lasciarsi andare (anche perché sennò si sarebbe presa una sana pedata, naturalmente per applicare una forza impulsiva per farla muovere in avanti :-)).

E' stato interessante vivere la gara nelle retrovie, vedere l'abnegazione dei volontari, combattere con l'onda impetuosa delle automobili e qualche volta della maleducazione. Certo è un altro tipo di corsa, ma le persone che la corrono sono veramente appassionati e coraggiosi. Correre senza la spinta del tempo, sapendo di arrivare nelle retrovie e correre e soffrire lo stesso con passione per arrivare, anche quando stanno quasi sbaraccando il traguardo e trovi soli i tuoi parenti che ti stanno aspettando con qualche preoccupazione e magari anche qualche contrarietà dà la misura della bellezza di questo sport e soprattutto della loro passione.
Lo sport naturale dell'uomo, iniziato per sfuggire alle belve primitive e oggi ancor più necessario per ridare il senso delle dimensioni dell'uomo a contatto con i suoi limiti senza il supporto della tecnologia.

Un grazie agli organizzatori che sebbene non siano riusciti a fermare le auto lungo il percorso, ci hanno fatto trovare, all'arrivo ancora le bruschette le torte e soprattutto il the caldo.

Brevi saluti e corsa verso l'auto, dove improvviso un cambio abiti e provo ad asciugarmi alla bella e meglio. A questo punto mi accorgo di aver dimenticato le scarpe di ricambio. Per arrivare a casa guiderò a piedi scalzi, comune destino di diversi podisti oggi ( a leggere i resoconti di diversi blogger).

Alla prossima, spero alle prima gare del nuovo anno.
Un vivido e forte incoraggiamento a Francescarun che prossimo anno tornerà alla BW per stare sotto l'ora e di parecchio, ne sono sicuro.

LinkWithin

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin