La Corsa, una scoperta continua che estende gli spazi, allunga le distanze, dilata i tempi, in una parola, aumenta e approfondisce il mondo intorno a te.
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lunedì 16 aprile 2012
ViviCittà Roma 2012
Una bella gara. Due al prezzo di una.
Una corsa su ciclabile, con qualche intermezzo di sanpietrini (a ricordare che siamo pur sempre nel cuore di Roma Antica), seguita da una campestre con annesso tratto nella fanghiglia.
E se vogliamo anche un terzo tratto, di defatigante.
Una bella rimpatriata tra vecchi amici.
Appena arrivato, stranamente presto, per me eterno ritardatario incontro il prof. Bucci, faccio conoscenza con MaxRunner. Ritiro pettorale, sopralluogo del primo tratto di gara lungo la banchina a livello fiume, risalita a livello strada ed ecco incontriamo Marco Yoghi (si pronuncia Yoghi, così evito la bacchettata) e Diego. Subito dopo Francos e quindi Giampiero, il Presidente.
Partecipiamo come ospiti alla AKA degli indiavolati RUNNING EVOLUTION.
Foto di Gruppo
Riscaldamento e quindi partenza.
Corro insieme a Marco e Giampiero, per quasi tutta la gara.
All'inizio si sgrana un corteo quasi in fila indiana, che ci obbliga a serrare il passo, per evitare di cadere nelle bionde acque del Tevere.
Si favoleggia di pettorali autogonfiabili, al contatto dell'acqua, con avvio immediato di quarantena.
Passiamo sotto il ponte del Palazzaccio. Ora, procediamo, un po più spediti, al ritmo di 5' al Km.
Ci si fa difronte il ponte di Castel Santangelo, naturalmente ci passiamo sotto.
Arriviamo al ponte che si inoltra su via delle Conciliazione, sull'abbraccio della Basilica Berniniana e ti mostra la meravigliosa Cupola Michelagiolesca.
Quindi ecco che l'antico fiume si biforca e si mostra l'isola Tiberina, con il Fatebene Fratelli.
Ricordo la corsa trafelata per far nascere mia figlia.
Si intravede Porta Portese, si passa sotto il ponte di Ferro e si raggiunge l'estremità sud della gara. Adesso si torna indietro, tramite la rampa si raggiunge il livello stradale e questa volta si passa sopra il ponte di Testaccio, quindi si ridiscende a livello dell'argine.
Qui inizia la seconda parte della gara. La corsa campestre.
L'infingardo Giampiero :-)), approfitta del ristoro per prenderci qualche metro. Io non mi fermo e a mia volta distanzio ( di qualche metro) il battistrada Yoghi ( dicesi yogi :-))))), ops mi sono confuso!!!!.
Inizia una lunga gimcana tra fango e pozzanghere, stando attenti a non scivolare nel biondo fiume di cui sopra. Si prende fiato, obbligatoriamente, in quanto è difficile sorpassare se non a costo di una bella inzaccherata.
Ultimo ponte, mi lancio in uno sprint di una chilometrata sotto i 5' Km, e provo a raggiungere Giampiero, e nel contempo a non farmi superare da Marco. Che volete, un pò di sano agonismo.
Arrivo al traguardo e chiudo poco sopra 1:01; esattamente il mio TIME SHOT dirà: 1.01.53
Buon tempo e buon allenamento in vista della probabile partecipazione alla mezza di Borgo Hermada di domenica prossima.
Bel servizio fotografico che rende molto bene la corsa e la sua atmosfera [foto by f.giuliani]
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4 commenti:
annamo bene... si scrive senza, ma si pronuncia con l'H! :D basta, te cancello dal blogroll.......
http://tinyurl.com/cyqsjx4
Vabbè, ho corretto. E se non mi hai ancora cancellato dal blogroll, te lo rileggi.
A Frà, mi fai icaxx.re Yoghi ... e stacce attento.
Ormai sei di nuovo in pista ...in bocca al lupo per Borgo Hermada
eh noto che vi siete divertiti... :-))))
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