Prossimo Obiettivo

lunedì 28 dicembre 2009

Post Panettone: Cardolo - Accaria Rosaria

Prima un passo indietro, al giorno di S. Stefano, quindi ad avanzato stato di ingozzamento, dopo circa 10 giorni di fermo, sotto la pressante pressione di Francescarun, riprendo a correre. Allenamento vicino al mare, zona Ginepri, pianura piattissima, Calabria tirrenica. Insieme al cugino forte (prossimo blogrunner) e a Francesca partiamo per un breve giro, che prevede una puntata attorno all'aeroport
o di Lamezia. Incoraggiamen
to, qualche indicazione alla nostra "innamorata matta" in e di corsa e via per il primo chilometro. Primo tentativi di applicazione del metodo Gallway, lato camminata di Francesca, ma ecco che il cugino forte, implacabile, detta i passi ed il ritmo. Francesca farà diversi minuti di seguito a correre, fino anche a 15. Adesso potrà pensare alla Corsa di Miguel. Io mestamente, mi devo fermare a camminare per il
riacutizzarsi del problema al ginocchio. Appena forzo un pò, sento del dolore insistente al lato esterno del ginocchio che poi si irradia sia verso l'alto che verso il basso. Insomma, nà fetecchia.
Ora la Roma-Ostia mi sembra lontana e più lunga di 21 chilometri.

E con questa anche la partecipazione alla "Garaccia di S. Stefano" non competitiva del giorno dopo e di cui oggi vi voglio parlare.

Nata qualche anno fa come compendio d'allenamento per smaltire gli eccessi natalizi, e per fare spazio a quelli di Capodanno, una gara/allenamento tutta interna ai runners della Libertas Lamezia, cui si aggregano di volta in volta i pazzi scatenati esterni che vogliono soffrire e patire.

Percorso tutto in salita con pendenze da skyrunning.
Partenza, in prossimità della Pineta di Nicastro, scenario d'allenamento quando ci si vuole ammazzare a botte di collinari e montanari.

Poi si procede per Feroleto Antico che si attraversa quando ancora gli abitanti indugiano sul caffè di prima colazione. Una breve discesa alla fine del paesotto, giusto per rifiatare e poi inizia un'unica grande e lunga salita, con tutto un
menù di variazioni di pendenza, attraversando dapprima splendidi uliveti, attorniati dalle reti arancioni che attendono le olive, che poi diventano castagneti e quindi boschi di aceri.
Si arriva così in prossimità di Accaria, e sono già passati 7 chilometri. Qualcuno si è fermato , qualcuno è tornato indietro piegato dalla fatica. Gli altri se le danno di santa ragione fino all'arrivo, perchè il cuore della competizione è proprio la sfida intestina tra i diversi atleti, tutti assatanati e con tempi eccellenti e score intriganti. Nessuno è disposto a ceder un secondo od un metro al suo compagno d'allenamento con i tempi più compatibili ai suoi. Questo avviene sia per i più bravi che che tra quelli che hanno tempi inferiori. Si dice da queste parti: è la "Lisinga" che è in gioco.

Insomma viene fuori una bella festa, che con gli anni ha ottenenuto anche qualche aiuto pubblico (leggasi Proloco di Accaria).

Bella sferragliata di chilometri chiusi naturalmente in un the caldo, addentando panettoni e pandori. Occasione ultima dell'anno per scambiarsi GLI AUGURI DI UN NUOVO ANNO PIENO DI CHILOMETRI ED AMICI.

Per la cronaca il primo degli assatanati scalatori ad arrivare è stato Gianluca Bonaddio.

Lancio un 'idea, per gli amici della Libertas Lamezia: Ma perchè non rifare una corsa simile anche in estate?


mercoledì 23 dicembre 2009

domenica 13 dicembre 2009

Pioggia per un battesimo a Fiumicino


Dopo diversi dubbi, alla fine sono riuscito a sistemarmi alla partenza della Best Woman.
Titubante per via di qualche acciacco al ginocchio sinistro, che si è fatto ripetutamente presente durante la gara, e che mi costringerà ad una nuova pausa di qualche settimana ( un paio per iniziare, e poi vederemo).

Parcheggio l'auto vicino alla partenza e quindi lontano dall'arrivo fissato nello stadio. Questo sarà foriero di qualche criticità per via della pioggia e per il fatto che per raggiungere gli indumenti di ricambio mi toccherà correre per un altro km dopo l'arrivo ancora zuppo d'acqua.

Dall'auto raggiungo lo stadio dove prendo il pettorale ed incontro in rapida sequenza Uscuru e Giampiero che mi ragguagliano sul mancato blogpoint.

Da li ancora verso l'auto per cambiarmi e quini eccomi sotto lo striscione della partenza.

Qui incontro mia cugina che mi abbraccia calorosamente. Le dico che correro insieme a lei.
Oggi battesimo, con tanto di acqua, di Francescarun. Tempo da lupi di mare e non solo.
Arriviamo al traguardo dopo tante pozzanghere e tanta pioggia oltre l'ora, (1h13 per la precisione). Bello tenere a battesimo l'inizio agonistico di mia cugina.( Quindi anche padrino sono ora ahh, detto con dizione sicula).
Brava a non mollare e non lasciarsi andare (anche perché sennò si sarebbe presa una sana pedata, naturalmente per applicare una forza impulsiva per farla muovere in avanti :-)).

E' stato interessante vivere la gara nelle retrovie, vedere l'abnegazione dei volontari, combattere con l'onda impetuosa delle automobili e qualche volta della maleducazione. Certo è un altro tipo di corsa, ma le persone che la corrono sono veramente appassionati e coraggiosi. Correre senza la spinta del tempo, sapendo di arrivare nelle retrovie e correre e soffrire lo stesso con passione per arrivare, anche quando stanno quasi sbaraccando il traguardo e trovi soli i tuoi parenti che ti stanno aspettando con qualche preoccupazione e magari anche qualche contrarietà dà la misura della bellezza di questo sport e soprattutto della loro passione.
Lo sport naturale dell'uomo, iniziato per sfuggire alle belve primitive e oggi ancor più necessario per ridare il senso delle dimensioni dell'uomo a contatto con i suoi limiti senza il supporto della tecnologia.

Un grazie agli organizzatori che sebbene non siano riusciti a fermare le auto lungo il percorso, ci hanno fatto trovare, all'arrivo ancora le bruschette le torte e soprattutto il the caldo.

Brevi saluti e corsa verso l'auto, dove improvviso un cambio abiti e provo ad asciugarmi alla bella e meglio. A questo punto mi accorgo di aver dimenticato le scarpe di ricambio. Per arrivare a casa guiderò a piedi scalzi, comune destino di diversi podisti oggi ( a leggere i resoconti di diversi blogger).

Alla prossima, spero alle prima gare del nuovo anno.
Un vivido e forte incoraggiamento a Francescarun che prossimo anno tornerà alla BW per stare sotto l'ora e di parecchio, ne sono sicuro.

lunedì 30 novembre 2009

Gambe a Roma, cuore a Firenze


Ieri mattina, mi sono sintonizzato su Rai 3 per seguire la maratona di Firenze, per intravedere con la vista dell'anima gli amici che correvano per le strade di una delle più belle città del mondo.
Era bello immaginare qualcuno di voi scrivere la traccia, via via più faticosamente del proprio sentiero di Maratona.
Peccato non esservi riusciti a seguire tramite TDS che mi dava strani valori, qualunque pettorale mettessi mi dava un tempo corrente di 14 ore ed un tempo stimato d'arrivo di 2h:07'. Certo magari qualcuno di voi avrebbe pure potuto farlo :-).

Quindi qui faccio un "bravissimi" collettivo a tutti voi che siete giunti al traguardo di questa tappa del vostro e nostro giro del mondo. Sui propri piedi e sulle ali dell'entusiasmo e della continua scoperta e superamento dei propri limiti.

Carico di queste emozioni sono partito per il mio allenamento. Dopo più di una settimana di finti malesseri e scarsa voglia (niente corsa e niente piscina) questo finesettimana mi sono dato una scossa.
Sabato un piccolo assaggio, chiamiamolo un corto veloce, domenica sono partito con l'idea di mettere giù un pò di chilometri.

Sono partito e mi sono posto come obiettivo quello di raggiungere le rive del Tevere.
Percorso tutto nuovo, non mi andava di girare su sentieri noti.
Primi chilometri tra le strade quotidiane di Acilia, quindi scavallamento della via del mare all'altezza del viadotto Nuttal, ed eccomi per le strade di Dragona (sempre Acilia, sempre Roma). Correre tra le vecchie costruzioni abusive degli anni 70-80 ed i nuovi villini delle ultime costruzioni in serie. Ed eccomi arrivare dove le case lasciano il posto a grandi appezzamenti di terreno coltivati. Bello vedere il rosso della terra appena seminata , il volteggiare degli uccelli che sono alla ricerca dei semi appena buttati su quel tappeto marrone.

Ecco un campo di volo per aereomodelli. Ma visto il vento abbastanza impetueoso, non c'era nessuno aereo che faccesse concorrenza agli ucceli di cui sopra.

Intanto il mio passo si fà un pò più faticoso. Intravedo adesso l'argine del biondo fiume. Lo raggiungo ci salgo sopra e difronte mi si dipana il fluire placido del Tiber. Oltre il fiume la città nuova, il quartiere Caltagirone, comune di Fiumicino.

Rallento, e cammino per circa 300mt lungo l'argine, prendo fiato e riparto. Di nuovo attraverso i campi coltivati, le costruzioni vecchie e nuove, oltre il viadotto mentre sotto passa il trenino della Roma Ostia.
Il tratto di ritorno è per me più faticoso, qualche volta devo rallentare fino quasi a camminare. Alla fine sommo quasi 15 chilometri, che mi fanno contento e sono una promessa di ritornare a macinare chilometri;
perchè ancora nel cuore e nella mente riecheggano le immaggini della Maratona di Firenze appena vista e le pulsazioni più o meno ritmiche degli amici che la stanno correndo (qualcuno già al traguardo, qualcuno ancora per le strade fiorentine) che si fondono con i ricordo della mia, per ora unica maratona (rimembri Roma).

Ed ecco infine il tracciato del mio lunghettino domenicale.

martedì 24 novembre 2009

Allenamento a Bologna

Settimana scorsa trascorsa fuori Roma, vissuta Bologna "la rossa". Come i tetti che sorvolando la città tingono di rosso, la nebbia che spesso la copre. Era dai tempi andati :-) della gioventù, che non soggiornavo a Bolona fuori dalla Stazione Centrale, (ogni volta che mi capita di passare da quelle parti mi sovviene un groppo in gola ed un fremito mi attraversa il cuore al pensiero di quelle 82 persone che hanno perso la vita, inutile e feroce tributo all'odio e di perdita della dignità dell Uomo. In quell' estate del 1982 mi era capitato di passare per quel binario più volte.



Bei giorni, tra il corso e le passeggiate sotto i portici, e la continua tentazione rappresentata da CiocoBO, la fiera del cioccolato che si teneva con un centinaio di bancarelle presso piazza Maggiore. Un vero attentato alla gola.

Comunque sfruttando il, gradito consiglio di "Dante ... che corre per la Nutella", http://dantechecorreperlanutella.blogspot.com/ (che ringrazio) sono riuscito a fare una corsa di oltre un' ora, andando a zonzo per il centro di Bologna fino a raggiungere, come da suggerimento i Giardini Margherita



Fine settimana a Roma, a girare per tra centri commerciali e bellezze storiche, insieme a mia sorella e mio cognato, saliti dalla Calabria a rincuorare ed a prendere coscienza dell'inizio del percorso universitario di Vincenzo ( rispettivamente mio nipote e loro figlio).


A proposito, "In bocca al Lupo...Vince' "
Bellissima serata con Francescarun (http://francescarunsempredicorsa.blogspot.com/), trascorsa tra un preponderante e debordante dialogo sulla corsa, sui blogtrotter, e piatti pieni di succulente pietanze, al "Chiodo Fisso".
Il chiodo fisso, nello specifico è stato rappresentato dalla corsa ed i suoi effetti collaterali, compresa la benevola tolleranza degli altri astanti.
La vedremo presto a qualche gara.

sabato 14 novembre 2009

So' Ragazzi


Splendida serata, con fritti e primi, completo di dolce e caffè (scommessa onorata da Lucky).
Passeggiata di recupero, immersi nel caos multi etnico e multi umano di Trastevere.

Certo così ho vanificato i 10 Km mattutini, ma ne valeva la pena.

Foto simbolo quella del Vicolo dell'Atleta, sperando che qualche volta non sia un vicolo cieco, anche si si puo sempre ritornare sui propri passi e riprendere la giusta via. Ma certa che quella "Cacio e Pepe" era veramente
eccellente ed aromatizzata.





Il tris è stato abbondante e ripetuto, qualcuno non smetteva più di intingere



Interessante sentir parlar il nostro Podista-Velocista-Pistard milanese di "tabelle" e di "tabrutte", di allenatori e di allenatori brasiliani, di cerberi ed incantatori di serpenti, insomma sapete di chi parlo.

Bello, come sempre nei blog-cena/blogpoint, ascoltare le emozioni di gare trascorse e vissute, le speranze ele paure di gare future e da vivere.

Vale la pena. Sempre.



lunedì 2 novembre 2009

Ottobre e Alex Zanardi

Prima del sintetico resonconto del mese di Ottobre iniziato con una escursione montana, con un dislivello di una certa consistenza, proseguito alternando nuoto e corsa, volevo parlarvi dell'emozione provata ad ascolatare un intervista realizzata dalla Rai all'arrivo della Maratona di Venezia ad Alex Zanardi.

Ho provato a cercarla sulla rete, senza riuscirvi. Peccato perchè sarebbe valsa la pena di ascoltarla.
Mi ha colpito la voglia di andare avanti, accettando la disabilità sopravvenuta con il noto incidente, andando persino oltre e mostrando una fiducia davvero profonda nel futuro e soprattutto nelle persone. Per la cronaca ha vinto la gara in sella alla sua "carrozza".

Tanta la voglia, intatta la sua carica agonistica, tanto da mandarlo lungo su una curva impostata a tutta, per non farsi superare.

Vedere scendere il "triciclo"traballando, dai tredici ponti finali, è stato emozionante. Un rivivere le motivazioni e la solidarietà che spesso scatta quando l'uomo fatica e suda sulla strada della maratona.

Se riuscirò a trovare questo video, sarò lieto di condividerlo con voi.


Infine il mio allenamento ottobrino.

lunedì 5 ottobre 2009

Monte Nuria

... E proseguendo lungo il percorso verso il crosstraining ieri mi sono accodato ed accompagnato ad un gruppo di camminatori appeninici e mi sono dedicato al trekking.

Obiettivo scalare il Monte Nuria, bella montanga del reatino in prossimità di Antrodoco.


Campo base posto a Borgo di Fondi.

Un'allegra e variopinta brigata di almeno 30 persone si avvia, poi si ferma per attendere i ritardatari partiti da piazza Bologna e persisi dapprima in un bar di Antrodoco e poi nei viottoli per giungere al punto designato come campobase.

Il gruppo riparte e subito il sentiero si fa irto, tra le pietre bianche affioranti dal terreno, giusto per mettere la cose in chiaro. Raggiungo il compagno che ha completato la carica del mio Forerunner 305 e subito avvio il timer in modo che poi possa esserci traccia del percorso che andremo man mano a fare.

Poi un bel gradino, piatto piatto da cui lo sguardo atterra sul Terminillo.

Quando ancora la fatica è poca ci si conosce con i compagni di giornata, scoprendo comune passioni. Ecco allora l'elenco delle cime conquistate, di ricordi di epiche "ferrate" sulle Dolomiti.

Appunto le Dolomiti, sfondo di tanti racconti e di tante avventure. In qualche discorso faceva capolino la Cina, favoriti dalla presenza di una compagna di viaggio che li ha avuto i natali.

Avanti cosi attraversando qualche rovo di rosa canina (oggi ho scoperto, che al giusto grado di maturazione, quando da rosse diventano quasi marroni, si possono mangiare oltre ad essere utilizzate per gustose marmellate ed alcolici intrugli). Qualcuno soffriva qualche pena in più, stante la scelta di pantaloncini non lunghi abbastanza, quando il sentiero obbligava a passare accanto ispidi arbusti di abete. Eccoci così giunti a quota 1400 mt.

Adesso la salita si fa più ripida e la pendenza più forte. Procedo a strappi, fissando obbiettvi prossimi, e facendo fondo a tutta la mia tempra di runner. Mi dicevo "ecco un bel collinare" e di rimbalzo sentivo le pulsazioni farsi più forti. Ed ancora: "ecco una serie di ripetute in salita", e tiravo fuori un asciugamani dal mio zaino per spegnere le stille di sudore che scendevano dalla fronte. Ecco raggiunto l'ennesimo riferimento, scelto a caso tra le migliaia di pietre bianche più o meno grandi che tingevano il pendio. Tra queste mi ha colpito ( non in testa eh) una bella pietra che ricordava una mano tesa.

Tra i dubbi su quale strada prendere, febbrili consultazioni di mappe, alla ricerca dei riferimenti Cai, si scollinava una prima cima ( avevo sperato che fosse "la cima", ma il garmin batteva solo quota 1600 mt). Ed ecco difrontre a noi il nuovo obbiettivo, la Vetta.

Qualcuno del gruppo, dopo aver dato tutto non riusciva a proseguire, e veniva accompagnato sulla strada del ritorno.

Eccomi all'ultima rampa, le pause si fanno più frequenti, un morso alla barretta di "ciocorì", un ennesima pausa, una pacca sulla spalla da uno degli oltre 30 compagni di scalata, e su salire.

Mi fermo per ammirare una decina di cavalli che stavano poco sotto di noi in una valletta, alla destra della nostra cresta, che finiva in uno stagno di acqua. Belli vederli e intanto un altra rifiatata. Ultimo strappo, ultima ripetuta ed eccomi arrivato in cima, preceduto da una decina di trekkers del gruppo. Conquistato Monte Nuria, ufficialmente 1888 mt di altezza. Oltre 800 mt di dislivello.




Reciproche congratulazioni , qualche sguardo a 360° per vedere il panorma intorno. Il Terminillo, monte Giano con la nota parola scritta con gli alberi, Rieti ed ad immaginarlo il Lago del Salto.

Ed ora pranzo, 2 bei panini al prosciutto, segueiti dai dolcetti preparati da Francesca ( festeggiava il suo onomastico, ed a proposito ne approfitto per gli auguri a tutti i Franceschi/Francesche/Franche/Franchi).

Poi foto di gruppo. Il gruppo di "Domenica con Domenico" del 4 ottobre 2009 ha raggiunto la cima. Evviva !!!!
Per cortesia, fatemi avere la foto ufficiale. Siamo già a tre ore di cammino, pause comprese, e si riparte per tornare a quota 1000.

Ridiscendiamo per un altro sentiero, confortati e guidati da una coppia di trekker accompagnati da una splendida Cavalier King di nome Camilla.

Purtroppo sul garmin premo il tasto sbagliato e per circa 400 di discesa non segno il percorso.

Si vede dalla linea dritta dell'itinerario (in formato gpx).


Attraversiamo un fitto bosco, con un folto tappeto di foglie cadute prematuramente. Arriviamo quindi al rifugio a 15oo mt circa di quota. Qui incontriamo un'allegra combriccola nota come "Quelli del Nuria" che ci offrono vivande (resti del loro lauto pranzo, sigillo di una giornata iniziata il pomeriggio prima, insomma ci hanno pernottato!!!). Buonissimo il vino, ma ci siamo trattenuti, visto che ancora bisognava arrivare al campo base e da li, si doveva pur tornare a Roma.
Adesso il sentiero diventa una carrareccia, con una marea di ciottoli (massaggio di tipo propriocettivo ai piedi, vah mettiamola così). Al bivio a 1300 reincontriamo le nostre guide e Camilla che procedeva con più fatica dopo aver mangiato qualche salsiccetta offerta dall'allegra combriccola di cui sopra.

Ultime centinania di metri e eccoci arrivati di nuovo alla periferia di Borgo di Fondi. Saluti a chi era già arrivato, a qualcuno che non era mai partito (avendo desistito in partenza), e raggiunto da tutti i miei compagni di auto ripartivamo per la Salaria alla volta di Roma.
La coda incontrata e subita per circa 3 ora ve la racconto un'altra volta.

Adesso mi accommiato da voi e da tutta la banda di quelli di "Domenica con Domenico" (per chi volesse saperne di più: http://domenicacondomenico.blogspot.com/) con il desiderio di rifare qualche altra passeggiata in alta quota, certo di ritrovare quel bel clima di amicizia respirato ieri.

Ecco qui il link a sito di Gpsies per avere una mappa interattiva e con viste ulteriori della fatica.
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=iqdrxdhwpsfwjock




Ad Maiora ( Cima)

sabato 3 ottobre 2009

Settembre: Corsa e Nuoto

Settembre si è rivelato il mese del cross-training. Ho riscoperto il nuoto e mi sono iscritto ad un corso nuoto per finalmente imparare a nuotare. Sono stato un autodidatta marino. Del tipo che qualche anno fa fui buttato in mare da una barca e mi fu detto:
"e mò nuota". Rimasi a galla e riuscii ad arrivare a riva.
Il battesimo del mare era compiuto.
Per molti anni questi mi è bastato.
Un paio di anni fa, visto che accompagnavo mia figlia in piscina mi sono incuriosito e ho cominciato a fare qualche lezione. Obbietivo:
Passare da "Stile molto libero" a stile libero e da "Stile Rospo" a Stile rana e poi riuscire a completare qualche vasca >1.
Quest'anno ho deciso di proseguire questo programma in modo più intenso e serio, naturalmente senza rinunciare alla corsa.

Chissà in futuro, riuscirò ad andare anche in bici in modo più consistente, etvoilà ne potrebbe venir fuori una stagione da triatleta
( mi vien da
ridere...), certo non quest'anno.





Quindi settembre è stata un alternanza di nuoto e corsa, e devo dire che mi è piaciuta.

Seguirà tabella degli allenamenti settembrini.

mercoledì 9 settembre 2009

Allenamenti Agosto Settembre

Dopo la salutare vacanza calabra che mi ha portato in regalo la ripresa del piacere della corsa, si continua in quel di Roma. Certo sono lontani i chilometraggi di inizio anno, ma riuscire a mettere inseime 10 Km senza doversi fermare per qualche dolorino, doloretto, dolorone è un bel passo avanti. Rieccomi qui a metter in riga qualche pensiero e qualche numeretto.

E quindi beccatevi il riassunto del mese di Agosto e di Settembre:


Certo si corre sempre con questo tarletto in testa e con qualche chiletto di troppo :-).
Al prossimo post sarò meno succinto.
In ogni caso buona corsa a tutti voi.

martedì 28 luglio 2009

Un breve saluto e un augurio

Vacanze, agognate vacanze in terra calabra.

Pranzi, cene, parenti da gestire con il bilancino temporale ed affettivo, mare e montagna e finalmemte un pò di corsa.

Il desiderio di sentire lo scalpiccio dei propri piedi che con recondita paura incidono i percorsi di asfalto (luoghi non poetici come vorrei fossero, immaginando di percorrere sentieri boschivi o montani) ma per ora è meglio asfalto ma sicuramente e prosaicamente piatto.






Giro classico di fronte all'ospedale (non si sa mai, soprattutto in fase di riavvio),
circa 2000 mt. ( i runner locali dicono 1965 mt.)
  • Domenica 1 giro in 11'
  • Lunedì 2 giri in 21', e poi tanto stretching.
  • Martedì cambio di orizzonte, corsa sciolta al parco del fiume per circa 15' e poi un pò di esercizi di ginnastica e quindi il benedetto e noioso stretching.

Sempre teso a sentire il gorgoglio di quel cavolo di muscolo che si
posiziona lateralmente rispetto ai forami sacrali anteriori e dal margine della grande incisura ischiatica; quel cavolo di organo meglio noto come Piriforme ( che suona come un beffardo rumore corporeo).

E speriamo bene, perchè proprio non ne posso più di stare fermo e vedere accrescere il mio spessore umano ( in senso letterale :-D).

Mi sembra invece un dovere e soprattutto un piacere fare gli auguri alla nuova runner, Francesca mia cugina, che è stata contagiata in modo direi irrversibile dal morbo della corsa. E mo so' cavoli tuoi, agonista come sei ti voglio alla partenza della Roma Ostia del prossimo anno.
Ti auguro di correre sulle strade del mondo nei posti più belli e più intensi di emozioni.

Certo è proprio simpatico sentirsi un pò trainer e quasi allenatore di una persona che scopre la corsa e le sue sensazioni, ti fa sentire partecipe di queste primizie emotive.

Spero di poter ricominciare a scrivere con assiduità di corsa allenamenti ed emozioni che da li scaturiscono, e non e solo di muscoli e malanni. Nella corsa praticata trovo l'energia e la voglia di scrivere e condividere su un blog.

Buona corsa a tutti. Franco

lunedì 22 giugno 2009

Ripresa rappresa

Ennesimo tentativo di ripartire andato a vuoto.

Complice la blogcena di Venerdì scorso, e l'ascolto dei racconti delle varie gare, dei diversi allenamenti, e volendo dare ascolto ai consigli di un sobrio Yogi, sabato a mezzogiorno mi sono rimesso con una certa solennità scarpette, calzoncini e la maglietta arancio della Roma-Ostia e mi sono avventurato nel parco presso casa mia.
Appena arrivato parto subito, per evitare ripensamenti. L'idea è quella di fare un paio di giri del percorso leggermente ondulato di circa 1600 mt e capire come reagirà la mia parte sinistra ( gluteo e soprattutto ginocchio parte retro laterale).

Che bello risentire lo scalpiccio dei miei passi, il ritrovare i riferimenti dove controllare il tempo e mentalmente fare i calcoli per capire il ritmo che sto tenendo ed la previsione sul tempo finale del giro.
Non mi sono portato appreso il Garmin e tengo il mio vecchio ed affidabile Casio.

La prima parte in discesa, passando dal tratto di sterrato al solco parallelo fatto sull'erba e viceversa.
Primo riferimento in prossimità del parco dove corrono più o meno liberi i cani. Ecco adesso comincia una breve erta, e la gambe, che sembrano prese in una sorta di ragnatela mandano segnali di fatica ma confortanti. Sbuffo come un treno a vapore quando viaggia in montagna.

Eccomi arrivato al tratto alberato e l'ombra che viene gratis allevia la fatica.

Secondo riferimento, la barriera che ci inoltra nel tratto che fiancheggia il campo allenamento golf. Schivo le pozzanghere che si sono formate nella notte.

Terzo riferimento, in cima ad un breve salita e giù verso il traguardo del primo giro. 1600 metri, ma sembrano molti di più.
Qualche segnale dal tratto di corpo sotto osservazione. Non vorrei ascoltarlo. Mi fermo, faccio un po di streching. 3' minuti, 4' , 5' e poi riparto per il secondo giro.
Mi dico: "faccio questo e poi mi fermo".

La parte laterale esterna del ginocchio comincia ad emettere segnali ad impulso. Sembra il lancio del SOS · · · — — — · · · il mayday di un battello in difficoltà.
"Ma dai andiamo avanti, non mi far perdere questa splendida sensazione di fatica".
Completo il secondo giro e come da programma mi fermo per tornare a casa.

Purtroppo il morso della bestia è arrivato puntuale.
Il chiodo sul gluteo è un fastidio, ma non un dolore.
Il morso sul ginocchio invece è una brutale sentenza.

Mi toccherà fissare l'appuntamento con l'ortopedico. Il sospetto di una sciatalgia, che si manifesta sulla finestra del ginocchio è sempre più forte.

Vorrà dire che mi toccherà ancora correre stando fermo.
La bicicletta ellittica è li che mi aspetta, come la sedia elettrica il suo condannato.
Toccherà fare l'ora d'aria scivolando, pesante pesante in una vasca da 33 mt a fare stile molto libero.
Ma non voglio mollare. PPS e andare avanti, magari di corsa.

E poi a forza di andare in bici, ed in piscina , chissà che non si prospetti un futuro da triatleta!

sabato 20 giugno 2009

Chi corre e chi blogcena

Mentre altri si accingono ai preparativi finali prima di correre la 1 edizione (lo scorso anno era l'edizione zero) io vi dò qualche sprazzo della splendida blogcena di ierisera.
Il locale prescelto è lo stesso della precedente cena Califfiana. Siamo nel cuore pulsante di Testaccio, noto covo di romanisti. Gli
interisti romani,tranne uno :-(, presenti si sentono comunque a loro agio. Ci sono Yogi, Francorre (me medesimo, per la precisione :)), Marco Aurelio ed il Califfo, che doppiano la presenza al Cupolone,
poi il gruppo sardo capeggiato da Mathias, con il fratello e Mary, quindi i coraggiosi discesi dai Castelli romani, Ugo moglie Jackie e figlia "Chiaramente". Ci onorano della loro presenza, con puntuale ritardo,
FabioG, la splendidamente panciuta, moglie Stefania, insieme alla figliuola sottocoperta e quasi pronta a tener ben svegli durante svariate notti i prossimissimi genitori. E dalla riva
aretina dell'Arno, Alessandro.

Bella serata, tra lazzi e corse, tra pizze e racconti del Passatore dalla
viva voce delle splendidi reduci femminili, e dai moti orgogliosi del loro mentore ed allenate Ugo. Non ho potuto origliare le condivisioni del reciproco background tecnico tra Califfo ed Ugo. Ne vedremo delle belle prossimanente....
O Voi che vi avvalete del loro contributo, preparatevi a lacrime sangue, a ripetute e tempi fenomenali...

Adesso un pensiero per i tanti che stanno correndo lungo il cammino di Abebe Bikila.

Buona corsa e vedremo chi avrà il cappellino dei blogtrotter.
Un saluto particolare per il Califfo. Che dopo aver fatto scorta della sua romanità, è pronto a ravvivare la sua parte brasiliana.
Dr. HRoma, MisterJBrasil até logo...

Franco che non corre.....per ora.




lunedì 8 giugno 2009

Acqua spettacolo e risorsa. Dall'Amazonia all'isola di Sado - Takashi Amano



Ieri, visto il digiuno prolungato da qualsiasi attività fisica, ho pensato di allenare la mia mente (Corpore sane in Mens sane)

E sono andato a vedere e gustare una bellissima mostra fotografica, che aveva pure il pregio di essere gratuita, presso l’Archivio Centrale dello Stao – Zona Eur.

E’ stato bello immergersi in quell’acqua trasparente, oppure in quella nera del Rio Negro.

E’ stato come viaggiare con la mente, sperando un giorno di poterli correre ( o almeno camminare).

Lascio spazio alle immagini. Solo alcune.







Amano rifiuta le moderne tecnologie digitali e utilizza esclusivamente apparecchiature a lastre fotografiche, soprattutto macchine e obiettivi per foto di grande formato. Per realizzare i suoi scatti, che comportano giorni di osservazione e preparazione alla ricerca della giusta luce e del particolare da immortalare, utilizza un’antica macchina fotografica Linhof e lastre di grande formato (8x20”), che la FujiFilm realizza appositamente per lui.

lunedì 1 giugno 2009

Festaccia a Testaccio

Con qualche ora (giorno) di ritardo dico la mia. Rispetto ai tempi, che ultimamante intercorre tra i miei post, questo è uno scatto di tutto riguardo, quasi un'accelerazione da ultimo rettilineo del mitico Cova.
E' stata una serata veramente interessante, ludica e e con andamento alla "katzen".
Si sono toccati argomenti diversi, dal calcio (con i miei dovuti e sofferti complimenti agli interisti presenti, meritatamente campioni d'Italia per la terza volta di seguito), alla politica ( vi lascio immaginare gli orientamenti), dalla corsa alla religione.
Ma l'argomento principe era il Califfato del Brasile. Come fosse nato e come si fosse sviluppato e come utilizzando i potenti mezzi tecnologici abbia messo piede in Europa ed in Blogtrotterlandia.

Pizza e birra ( con qualche eccezione vinicola) a volontà. Ripetute ( di birra) ed allunghi (sui fritti).
Lunghissimi (sorsi di grappa), andamenti medi e variazioni.

Ci siamo lasciati ( con le lacrime, dovuti ai fumi alcoolici) con in canna già un prossimo appuntamento.

Alla prossima, dal diario, per ora sporadico ( citazione) di Francorre.

martedì 26 maggio 2009

Stasi in movimento

Ci sono ancora. Fermo, ma in movimento. Senza corsa ma con  affanno.
Prima o poi riprenderò.
La cosa strana  è che senza la corsa, mi si è momentaneamente spenta la voglia di scrivere. 
Quasi che la corsa mi desse l'inchiostro per caricare la penna delle emozioni da condividere.

Poi è la ragnatela della vita ordinaria che addirittura ti tiene lontano dagli altri amici corsaioli e dalle loro traccie scritte, dai ghirigori pregni di sudore ed emozione.

Ma è stato un momento, la corsa non è ancora tornata nel mio quotidiano,  ma dentro di me è tornata la voglia di condividere emozioni scritte.

Per adesso, basta così.   

martedì 21 aprile 2009

Stasi

Sono fermo. Dopo Roma, un paio di gare (Ciampino e Appiarun), belle e corse in compagnia, a ritmo rigenerante.
Ma la maratona ha esatto ( nel senso di esigere, in slang esigiuto) il suo tributo. 
Sono comparsi e persistono una serie di dolorini più o meno trascurabili e qualcuno invece insidioso come un presunto inizio di bandelletta. Memore di trascorsi un po più ribelli,  con esiti infausti, ho deciso di rallentare, fino quasi a fermarmi (lo si vede dalla curva che ha assunto la mia pancia).

Ieri, dopo oltre una settimana di pausa assoluta, ho ripreso cautamente gli allenamenti, iniziando da 5 chilometri corsi stando sul posto (niente di magico, ho usato la mia crosstrainer-bicicletta ellittica).
Avanzo cautamente, cercando di diradare la nebbia attorno, ed individuare il nuovo percorso.

Adotto anche io, il PPS (PensarePositvoSempre) di altri blogrunner amici,
 e attimo per attimo vado avanti. 

Ad Maiora

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua

Buona Pasqua, sia segno di conciliazione tra Cielo e Terra, simbolo di pace tra Uomini e segnale di nuova armonia con la Natura.

Auguri a tutti voi amici.
 Un particolare augurio a tutti quelli in difficoltà, ai dimenticati e agli ultimi della terra.

Un abbraccio alla terra di Abruzzo e agli Uomini che li vivono e ora soffrono, perchè possano sperimentare la condivisione e ritrovare  la speranza e anche la concretezza della ricostruzione.
   

venerdì 10 aprile 2009

lunedì 6 aprile 2009

Oltre

     

Ho bisogno di silenzio per sentire la sofferenza altrui e per far spazio ad essa perchè l'esperienza della condivsione ci porti Oltre.  Per ricostruire insieme senza dimenticare. Perchè il domani sia meno doloroso dell'oggi.

Oggi sono abruzzese, anche io.

lunedì 30 marzo 2009

Ripresa - Vola Ciampino

Dopo una settimana di riposo totale dalla corsa, ho ripreso a muovere le gambe.
Subito dopo la maratona mi sono iscritto alla VolaCiampino, per obbligarmi a riprendere.

Fino a mercoledì, ho dato retta ai rumori provenienti dalle periferie del mio corpo. In particolare le stazioni polpacci, femorali e quadricipiti mandavano segnali di agitazioni in corso, di scioperi organizzati dai Cobas dei distretti muscolari con il risultato del blocco totale della circolazione e della corsa.
Poi il ginocchio dx ed il gomito sx, oggetto di pesanti offese patite nel corso di una importante manifestazione svoltasti la scorsa domenica, continuavano e continuano a farsi presenti. Chiedono un periodo di rigenerazione biologica. Accordato

Insomma mi son avvicinato alla gara con spirito da corsa rigenerante e di ripresa.

Sono stato accolto da un bel mucchio di persone, e da un vento che mostrava tutto il suo entusiasmo per la nostra presenza. Agitava bandiere in modo impetuoso, abbatteva segnalazioni, provava a frenare i cavalli di razza che volevano mangiarsi la strada.
Saluto al volo ( siamo o no alla VolaCiampino) Marcaurelio, nel sottopasso della stazione, Reciproci incoraggiamenti e via.

Le modifiche apportate al percorso dello scorso anno, hanno reso più impegnativa la prova. 
Infatti dopo un primo chilometro corso con disinvoltura e quasi come riscaldamento, ecco iniziare un lunga sequela di strade in leggera pendenza. Ognuno di questi tratti sembrava non finire mai, ogni tanto qualche svolta in un una stradina di raccordo e poi subito un altro stradone in pendenza lungo lungo. Così fino al settimo chilometro ed oltre. Una  pendenza leggera  che qualche volta degredava in falso piano, ma che alla lunga incideva nei muscoli. 

Il vento continuava la sua festa, tanto che dopo il secondo chilometro non sono più riuscito a
segnare un tempo intermendio per mancaza di segnalazioni, causa abbattimento dovuto al sig. Eolo.
Dopo il settimo km, quasi in prossimità dell'ottavo iniziava  una lunga e leggera discesa che ci ha portato  al traguardo.
Verso l'ottavo chilometro provavo a sgranchire un pò le gambe, legnose sin dalla parteza. Gambe senza brillantezza che  ancora portavano i segni della maratona.
Una leggera progressione e chiusura con sprint.

Insomma un buon allenamento rigenerante corso in compagnia del mio collega Marco e di Eolo, per realizzare un rientro non traumatico. Tempo finale 51:48 (51:43 RT).

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