Che faticata !!!
Parto per recuperare il lunghissimo da 36 Km che avrei dovuto fare domenica scorsa e che per motivi di precareità fisica (influenza) non sono riuscito a svolgere.
Questa, doveva essere una settimana di scarico ed invece è diventata una settimana pesante.
Tenendo conto che lo scarico, forzato in verità, lo ho fatto la settimana scorsa, e destreggiandomi tra quanto previsto nella settimana saltata e quanto previsto in questa, con un fulgido esempio di capacità alchemiche sforno il seguente menù a base di saliscendi, variazioni al ribasso, speranze e timori:
Martedi: Ripetute 3x3000 con rec 1000
Giovedì: 10 Km di CorsaLentaSvelta
Sabato: Lunghissimo da 36 KM
Domenica: 8 Km di CorsaLenta
La settimana è stata pensata, principalmente per preparare il 36 K, che nella mia mente sembra un enorme moloch da abbattere, ma che mi incute un certo rispetto, arriverei a direi anche un certo timore. Mai arrivato a certe distanze.
Affronto la prova con questa predisposizione d'animo, scelgo un ritmo prudenziale intorno a 5 e 30, da cui non riusciro più a schiodarmi.
Luogo della prova è la pineta di Castelfusano, il percorso individuato prevede 2 giri identici ed un terzo accorciato in modo da sommare 36 Km.
Corro da solo, e qusta volta niente musica nelle orecchie, anche se il lettore è nella mia tasca.
Ho appresso le maltodestrine a lente rilascio comprate da Decathlon da provare.
Alla fine posso dire: Missione compiuta.
Ma che fatica! Nei primi Km non riesco ad alzare il ritmo, non so se per paura
di non averne poi abbastanza per concludere o per effettiva impossibilità.
Poi mi rassegno all'idea che oggi si deve correre a 5:30, e qui la mia testa
comincia a fare calcoli, a farneticare di algoritmi, a perdersi in formule, ad immaginarsi
tabelle Excel, per capire ed indovinare, quali possano essere obbiettivi realistici
da fissarsi per la MaraRoma.
Passo da un "sognato 3h e 45", ad un "magari stare sotto le 4h" , ad un rassegnato
"basta arrivare" .
Gli ultimi 6 K sono una vera sofferenza, il ritmo cala di "na nticchia" ( trd: un pochino :-))
Mi pongo obiettivi intermedi, un albero, un cartello, un segno.
La frequenza del nuovo target diventa frenetica, prima ogni 1 Km, poi 500 mt,
poi 100, poi a distanza variabile sempre più corta.
Alla fine sono 36,4 Km. Ora devo raggiungere l'auto.
Un' altro chilometro e mezzo percorso a passo svelto (dicesì camminata), voluto,
non errore di valutazione del percorso, per poter assaggiare i chilometri oltre il 36.
Un altro mattone è stato messo, anzi direi una pietra d'angolo, un pilastro.
Avanti così. E domenica prossima la RM-Ostia.